L’obesità infantile è un problema sempre più presente e serio sia a cause delle malattie indotte, sia perché spesso bambini e ragazzi obesi tendono a conservare tale stato anche in età adulta, con conseguenze metaboliche e non che condizionano negativamente tutta la loro vita futura.

La cura dell’obesità infantile, ancor più difficile di quella dell’adulto, richiede diverse competenze (dal pediatra al nutrizionista, dallo psicologo all’insegnante di educazione fisica), deve coinvolgere la famiglia e soprattutto si deve basare non solo su una modifica delle abitudini alimentari del bambino (e della famiglia), ma anche su una radicale revisione del dispendio energetico e dell’attività fisica.

Il primo passo da attuare è l’insegnamento di uno sano stile di vita motorio: numerosi studi hanno infatti dimostrato come non solo la restrizione dietetica è molto più efficace se associata ad un aumento dell’attività fisica, ma anche che l’attività fisica riesce ad innescare quel beneficio psicologico che innesca il vortice positivo della motivazione verso nuovi risultati.

I vantaggi dell’attività fisica

L’esercizio fisico, praticato in maniera programmata e con continuità, oltre alla perdita dell’eccesso ponderale, apporta nel tempo adattamenti fisiologici molto importanti.

Gli adattamenti più immediati sono quelli a carico dell’apparato locomotore, con l’aumento del tono e della massa muscolare, il miglioramento della sintesi proteica, della qualità del tessuto tendineo, l’aumento dell’idratazione, del collagene e della quota glicoproteica; migliora il metabolismo delle ossa, delle cartilagini e del calcio che porta ad un aumento della densità ossea e della capacità di resistenza meccanica.

Adattamenti a più lungo termine si verificano a carico dell’apparato cardiocircolatorio e respiratorio: aumenta la capacità contrattile del muscolo cardiaco, diminuisce la frequenza cardiaca a riposo ed aumenta il trofismo dei vasi che acquisiscono maggiore elasticità.

Migliora la capacità respiratoria, grazie all’aumento dell’ampiezza degli atti respiratori, dovuti ad una migliorata mobilizzazione della gabbia toracica così come gli scambi gassosi al livello degli alveoli polmonari e la capacità di trasporto dell’ossigeno nel sangue e la capacità di cederlo in periferia agli organi.

Suggerimenti preliminari sull’attività fisica

Innanzitutto è importante capire che l’obiettivo non è avere un’attività intensa, che stanca velocemente (fisicamente e psicologicamente) e scoraggia il bambino obeso che ha diverse limitazioni fisiche.

L’obiettivo è il dispendio energetico: l’esercizio deve pertanto coinvolgere grandi gruppi muscolari con un’intensità bassa per bruciare i grassi (all’interno della soglia aerobica per un tempo superiore a 30 minuti, minimo tre volte a settimana).

Trattandosi inoltre di bambini, è poi fondamentale che l’attività sia divertente: un’atmosfera di gioco è fondamentale per la motivazione nei primi anni.

L’attività deve essere fatta all’aperto: diminuisce la tentazione di fuori.pasto e si è lontani da attività sedentarie come TV e videogiochi ed infine i bambini fanno attività più volentieri con altri bambini, in particolar modo diminuisce la loro inibizione quando gli altri bambini che effettuano l’attività sono nelle stesse condizioni.

E meglio scegliere, specialmente inizialmente, attività che riducano la loro inibizione; le attività in acqua per esempio sono più accettate dai bambini obesi perché hanno  migliore galleggiabilità e resistenza in acqua fredda rispetto ai loro coetanei magri e perchè durante l’attività in acqua la gran parte del corpo è sommersa.

Criteri di scelta dell’attività fisica

All’inizio è importante impostare un allenamento graduale considerando i limiti fisici del bambino obeso per non avere un danno psicologico e un grande stress articolare.

Dopo poche settimane il peso corporeo diminuisce e migliora la composizione corporea (rapporto massa magra/massa grassa), aumentano la forza, la resistenza e migliora l’abilità motoria. Tutto ciò abbatte i limiti fisici e psicologici che sono spesso freno dei soggetti obesi, e innesca la crescita dell’autostima e della fiducia in se stessi. Una volta avviato il processo si innesca una motivazione sempre maggiore, rinforzata dai risultati, dalla migliorata capacità di prestazione e dal miglior aspetto fisico che spingeranno i bambino a nuovi miglioramenti ed al mantenimento dei risultati ottenuti.

Suggerimenti per ridurre la sedentarietà

  1. Limitare l’uso di seggiolini e passeggini;
  2. eliminare TV e computer dalla cameretta del bambino;
  3. evitare TV e videogiochi nei bambini < 2 anni;
  4. limitare la TV a massimo 2 ore al giorno;
  5. pianificare la visione: accendere quando inizia il programma e spegnere quando è terminato;
  6. spegnere la TV durante i pasti;
  7. trovare insieme con il bambino alternative piacevoli a TV e videogiochi: giochi in casa o all’aperto, trascorrere il tempo con familiari, amici e vicini.