Il 14 Settembre del 2011 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato che le malattie cronico – degenerative – le malattie dell’abbondanza – hanno superato le malattie infettive – le classiche malattie della povertà – come problema sanitario mondiale. Il loro tasso di incidenza ha evidenziato differenze geografiche con una bassa incidenza di malattia coronariche (CHD) in paesi del Mediterraneo grazie alla Dieta Mediterranea.
Per dimostrare il benefico effetto della dieta mediterranea è stata effettuata una ricerca comparando l’effetto di breve durata (3 mesi) di 2 diete mediterranee combinate con una educazione alimentare contro una dieta a bassi grassi.
Entrambe le diete mediterranee hanno avuto un aggiunta elevata di grassi insaturi: la prima ha avuto un consumo libero di olio di oliva vergine (fino a 1 litro per settimana) ed la seconda un consumo libero di noci fino a 30g/giorno), tutte e tre le diete hanno diminuito gli acidi grassi saturi.
Principali aspetti della dieta mediterranea
L’olio di oliva e’ una ricca fonte di acidi grassi monoinsaturi e ha forti proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, trattiene tutti i componenti lipolifili della frutta, tocoferolo e componenti fenolici con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.
I vari nocellami invece, anch’essi tipici della dieta mediterranea, hanno un positivo profilo di acidi grassi e sono una fonte ricca di nutrienti e altri composti bioattivi che possono diminuire il rischio cardiovascolare, come fibre, fitosteroli acido folico e antiossidanti.
Le Noci inoltre differiscono da tutte le altri nocellami per l’alto contenuto di acidi grassi poliinsaturi che possono conferire addizionali proprietà antiaterogeniche.
Risultato
Grazie ai consigli nutrizionali, i tre gruppi hanno diminuito l’apporto di acidi grassi insaturi e hanno aumentato l’apporto di verdure, legumi, frutta e pesce diminuendo l’apporto di carne e dolci.
I partecipanti assegnati alla dieta mediterranea grazie all’olio di oliva hanno mostrato un aumento di tirosolo e idroxitirosolo.
Quelli assegnati alla dieta mediterranea con noci mostrano un aumento nel plasma del livello di acido linoleico.
Peso corporeo e adiposità misurata sono state decisamente ridotte nei 3 gruppi.
Nei due gruppi di dieta mediterranea, la pressione del sangue sistolica e diastolica, il livello di glucosio nel sangue e colesterolo-LDL ed il colesterolo-HDL sono diminuiti, mentre il livello del colesterolo totale e trigliceridi è diminuito solo nel gruppo dieta mediterranea con uso di noci
La dieta mediterranea, con l’apporto dell’educazione nutrizionale e supplementazione di olio oliva vergine o nocellame mostra bassa presione sanguigna, migliore profilo lipidico, riduce la resistenza insulinica, e riduce la concentrazione di molecole infiammatorie comparate con quelle trovate in una dieta a bassi grassi.
Comparando con una dieta bassi grassi, la dieta mediterranea supplementata con olio di oliva o noci ha avuto quindi effetti benefici sul rischio cardiovascolare.
Non tutti i grassi infatti sono uguali e la loro riduzione indifferenziata non sempre, come dimostra lo studio, ha effetti benefici, come dimostrato dal fatto che una dieta con un uso molto elevato di grassi insaturi come quelli contenuti nell’olio e nelle noci non solo ha permesso di raggiungere una considerevole perdita di peso, ma ha anche nel contempo ridotto il colesterolo LDL con una conseguente diminuzione del rischio di malattie cardiovascolari.
Considerato che la dieta a bassi grassi riduce entrambi la concentrazione di colesterolo LDL e HDL, una dieta mediterranea ricca di grassi potrebbe essere una migliore opzione nutrizionale per individui ad alto rischio.
Perché la dieta mediterranea è efficace
La dieta a base di pane, pasta (meglio ancora se integrali), verdure, pesce, olio di oliva e frutta, fornisce proteine, lipidi e zuccheri ad alto valore nutritivo, a basso contenuto di colesterolo, lipidi saturi e zuccheri semplici; è ricca di vitamine, sali minerali e fibre non digeribili.
Frutta, verdura e cibi integrali proprio perché estremamente ricchi di antiossidanti svolgono un’azione protettiva contro malattie cardiovascolari ed alcune forme di cancro.
Le carni di alcuni pesci grassi (salmone, tonno, pesce azzurro) sono ricchi di grassi omega-3: EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosapentaenoico). Essi si formano nell’organismo a partire dall’acido grasso essenziale linolenico.
Questi acidi grassi hanno questi effetti: antiaggregante sulle piastrine, antiipertensivo, antiaritmico, ipocolesterolemizzante e ipotrigliceridemizzante.
Nell’aglio i bulbi contengono al loro interno una complessa serie di sostanze solforate responsabili delle sue moltissime attività farmacologiche. All’interno dei bulbi freschi si ritrova l’alliina che ha attività ipolipemizzante e antiaterogena, attività a livello cardiovascolare, attività antitumorale, attività antibiotica e attività antiossidante e di protezione contro gli effetti tossici di diverse sostanze.
Lo stile alimentare delle famiglie italiane si è allontanato dal concetto di dieta equilibrata a favore di «mode importate», ma è necessario ripensare ad uno stile di vita «alimentare» vicino a quello mediterraneo che garantisce un migliore stato di salute. La dieta mediterranea è un modello nutrizionale proclamato dall’UNESCO «patrimonio orale e immateriale dell’umanità» non abbandoniamolo (riprendiamolo).